venerdì 8 febbraio 2013

Courbet, L'origine del mondo

Con serietà tutta sabauda, La Stampa pubblica un articolo un po' inutilmente sensazionale sul volto della modella utilizzata da Courbet per dipingere il famoso quadro che però il giornale non riproduce. Eccolo, qui sotto.

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Lacan ultimo proprietario. “L’origine del mondo” ha raggiunto le collezioni del museo d’Orsay solo nel 1995 e prima, è stato poco visto e mai esposto al pubblico. Secondo gli esperti, il quadro venne commissionato all’artista dal diplomatico turco-egiziano Khalil-Bey (1831-1879), ambasciatore dell’impero ottomano ad Atene, per la sua personale galleria di dipinti erotici che includeva prestigiosi quadri come “Le Bain Turc” di Ingres. Il dipinto passò poi attraverso una serie di collezioni private, riuscendo a sfuggire al saccheggio dei nazisti durante la Seconda Guerra mondiale, prima di arrivare nel 1954 nella raccolta dello psicanalista Jacques Lacan che lo teneva dissimulato dietro a un pannello. L’opera venne infine donata dagli eredi di Lacan allo Stato francese e da allora è esposta nelle collezioni del museo parigino.
http://www.lastampa.it/2013/02/07/cultura/l-origine-del-mondo-la-donna-del-quadro-di-courbet-ha-un-volto-rv9Q24s89obnMjldaQGU5K/pagina.html
http://www.musee-orsay.fr/fr/collections/oeuvres-commentees/recherche/commentaire/commentaire_id/the-origin-of-the-world-3122.html
http://en.wikipedia.org/wiki/Joanna_Hiffernan

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Che la modella fosse o potesse essere Joanna Hiffernan era idea che già circolava da tempo forse immemorabile. E' così importante associare un volto all'immagine squadernata del corpo femminile nella sua parte più segreta? Alla fin fine una ricerca simile è fuorviante. Le parti del corpo hanno una loro autonomia che nessuna indagine può stravolgere. Nell'"Origine del mondo" quello che si vede ha una bellezza suprema che è fatta di precisione anatomica e fascino permanente. Non ci può essere un solo volto per quella vulva appena dischiusa sotto la foresta dei peli. Molti sono i volti possibili, ogni associazione troppo netta è un modo per bloccare la fantasia dell'osservatore. Nella "Notte americana" di Truffaut al solito Jean-Pierre Léaud estasiato dalla magia delle donne, un altro personaggio replica che magiche non sono le donne, ma le gambe delle donne. E "L'uomo che amava le donne" di Truffaut muore nel tentativo di inseguire due gambe di donna tra le macchine nel traffico cittadino. Le gambe sono il mistero visibile delle donne, il sesso quello più difficilmente visibile. L'"Origine del mondo" è la celebrazione, la consacrazione del misteroe della sua carica simbolica nell'evidenza elementare dello spettacolo. Dare un nome all'icona del sesso non risolve nulla, non chiarisce nulla, sposta solo l'attenzione su un particolare insignificante.

Giovanni Carpinelli 

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