mercoledì 31 luglio 2013

Battiato, Povera patria

Povera patria! Schiacciata dagli abusi del potere
di gente infame, che non sa cos'è il pudore,
si credono potenti e gli va bene quello che fanno;
e tutto gli appartiene.
Tra i governanti, quanti perfetti e inutili buffoni!
Questo paese è devastato dal dolore...
ma non vi danno un po' di dispiacere
quei corpi in terra senza più calore?
Non cambierà, non cambierà
no cambierà, forse cambierà.
Ma come scusare le iene negli stadi e quelle dei giornali?
Nel fango affonda lo stivale dei maiali.
Me ne vergogno un poco, e mi fa male
vedere un uomo come un animale.
Non cambierà, non cambierà
si che cambierà, vedrai che cambierà.
Voglio sperare che il mondo torni a quote più normali
che possa contemplare il cielo e i fiori,
che non si parli più di dittature
se avremo ancora un po' da vivere...
La primavera intanto tarda ad arrivare.

2 commenti:

  1. Povera Patria, sì. Ma la musica però rimane il nostro intimo rifugio . Così come la poesia, l'arte e ogni "orma di evasione nobile che ci aiuta a mantenerci in vita . Un luogo dell'anima dove ritrovare noi stessi e ciò che non riusciamo più a trovare nel contesto reale in cui viviamo. E pazienza , se "tutto questo Alice non lo sa" . Un caro saluto,
    Adele

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  2. Perchè cestina/ rifiuta i miei commenti? Perché non rispettano l'argomento sono fuori luogo7tempo ...o forse è il mio nome che crea qualche problema? Non importa. Fa nulla . Preferisco non saperlo.

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