domenica 9 novembre 2014

Evariste Galois, vita e morte di un matematico

Paul Nizan
Aden Arabie

A adolescenti già stanchi di anni di liceo, corrotti dagli studi umanistici, dalla morale e dalla cucina borghese delle loro famiglie, viene propinato l'esempio di illustri predecessori: Pasteur, Taine, Lemaitre, Giraudoux, François Poncet, e gli si promette la Croce [= la Legion d'onore] per meriti di anzianità e l'Accademia alla fine dei loro giorni: ma nessuno racconta a quei ragazzi la vita di Evariste Galois.



LA TEORIA DI GALOIS in breve



Nella ricerca di un criterio per determinare quando un'equazione algebrica possa essere risolta «per radicali», Galois introdusse il concetto di gruppo di sostituzioni, un'idea nuova e di fondamentale importanza. Per questo è giustamente considerato il fondatore della moderna algebra astratta.



Maurizio Melis


"All'improvviso, nel bel mezzo di una conversazione privata tra me e la persona seduta a sinistra, le mie orecchie sentirono il nome di Luigi Filippo, seguito da cinque o sei fischi. Mi voltai. A quindici o venti posti di distanza da me si stava svolgendo una delle scene più animate della serata. Un giovane che teneva nella stessa mano un bicchiere e un pugnale aperto cercava di farsi sentire dagli altri.
Si trattava di Evariste Galois. Riuscii a percepire solo che si trattava di una minaccia, e che era stato pronunciato il nome di Luigi Filippo. Il coltello aperto lasciava trasparire le intenzioni del giovane."

A scrivere queste parole fu il celebre scrittore Alexandre Dumas, nel 1831, un anno davvero schifoso per il protagonista della nostra storia, segnato dalla galera e da ogni possibile disavventura. Oggetto della sua attenzione, uno dei matematici più geniali di tutti i tempi, e probabilmente la figura più tragica e romantica della storia della scienza.
Evariste Galois nacque il 25 ottobre del 1811 nelle vicinanze di Parigi, e non ebbe il tempo di invecchiare.
La sua vita si sarebbe conclusa tragicamente pochi mesi dopo l'episodio del coltello, durante un duello, con un colpo di pistola sparato da 25 passi di distanza da quello che, se non un amico, era certamente stato un compagno di battaglie politiche. Infatti erano entrambi rivoluzionari e aderivano all'ala militante del partito Repubblicano, la Società degli Amici del Popolo, che aveva come obbiettivo la deposizione del Re negli anni tumultuosi che seguirono la parabola di Napoleone Bonaparte. Quando fu ucciso, Galois aveva appena vent'anni e un posto assicurato nell'olimpo della matematica.

La sua fu una vita vissuta intensamente tra matematica, politica e un amore breve e non corrisposto, sfociato nel tragico duello. Lei si chiamava Stéphanie Potterin du Motel e Galois l'aveva conosciuta solo pochi mesi prima. La relazione tra i due, però, si era interrotta quasi subito per ragioni che non sono note, ma che avevano portato Galois, il quale aveva un carattere esplosivo, a lasciarsi sfuggire qualche commento non proprio lusinghiero sulla ragazza. Per difendere il suo onore Ernest Duchâtelet, "patriota" e una delle migliori pistole di Francia, l'aveva sfidato a duello. E tirarsi indietro non era contemplabile all'epoca. La notte prima di morire, certo che la fine stesse per giungere, Galois si gettò a capofitto sui propri appunti redigendo tre memorie destinate a mutare profondamente la matematica.
Del tutto incostante negli studi; geniale, ma refrattario all'istruzione formale e insofferente verso chi non era in grado di seguirlo mentre svolgeva complicati calcoli a mente (inclusi i propri esaminatori), Galois aveva fallito per due volte l'ingresso all'Ecole Polytechnique, la più importante università francese, e aveva dovuto ripiegare sull'Ecole Normale, da cui in seguito il direttore, un conservatore privo di spina dorsale, lo espulse. In realtà, ancora diciannovenne, aveva risolto un problema che resisteva da secoli agli attacchi dei matematici ma, poiché pochissimi lo avevano capito,  Galois che tra l'altro aveva sviluppato una specie di mania di persecuzione era convinto che sarebbe stato dimenticato.
Quelle memorie, scritte con foga e rassegnazione, sono note oggi come Teoria di Galois. [...]
Le sue idee sopravvissero grazie al lavoro di alcuni amici, tra cui i matematici Auguste Chevalier e Carl Jacobi, e del fratello Alfred. Nel 1856, la teoria di Galois venne introdotta nei corsi avanzati di algebra in Francia e Germania. Nel 1909, [...] l'Ecole Normale chiese ufficialmente scusa al mondo per non aver saputo riconoscere, e anzi per avere espulso, una delle menti più brillanti del XIX secolo.



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Si vedano inoltre
http://rudimatematici-lescienze.blogautore.espresso.repubblica.it/2008/10/25/25-ottobre-1811-buon-compleanno-evariste/
http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/10/25/evariste-galois-equazioni-duelli-quel-piccolo-genio.html
http://matematica.unibocconi.it/articoli/%C3%A9variste-galois-il-personaggio-e-il-lavoro
http://www.galois-group.net/dupuy/ (Paul Dupuy era surveillant général de l'Ecole Normale, il che spiega la familiarità di Nizan con l'argomento)



http://it.wikipedia.org/wiki/Non_ho_tempo (film di Ansano Giannarelli, 1973)




Evariste Galois era stato allievo del liceo Louis le Grand, lo stesso frequentato in epoche diverse da Voltaire, Robespierre, Victor Hugo, Jaurès, Aimé Césaire, Mendès France, Maurice Merleau-Ponty e Pierre Bourdieu tra gli altri. http://en.wikipedia.org/wiki/Lyc%C3%A9e_Louis-le-Grand

 








Infeldìnfelt›, Leopold. - Fisico (Cracovia 1898 - Varsavia 1968); dopo aver svolto varie ricerche teoriche sulla relatività, nel 1936 si trasferì a Princeton dove collaborò con A. Einstein; insegnò presso l'università di Toronto dal 1938 al 1950, anno in cui divenne direttore dell'Istituto di fisica teorica dell'università di Varsavia. Autore di numerosi studî in varî campi della fisica teorica, e in particolare sulla teoria della relatività generale.

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