giovedì 20 agosto 2015

Quando correre è come star fermi

Lewis Carroll
Attraverso lo specchio 
Istituto Editoriale Italiano, 1914 [1871]
Il traduttore - non indicato - potrebbe essere Silvio Spaventa Filippi 

... Proprio in quel momento, chi sa come, cominciarono a correre.
Alice non potè mai capire, ripensandoci dopo, come avesse cominciato: tutto ciò che ricordava si era che correvano l'una dietro l'altra, tenendosi per mano, e che la Regina andava così veloce che ella stentava a mantenere lo stesso passo; e pure la Regina continuava a strillare: «Più presto, più presto!» ma Alice non poteva andare più presto, e non aveva più un filo di fiato per dirlo.
E il più strano si era che gli alberi e tutti gli altri oggetti d'intorno non cambiavan mai di posto: per quanto veloci esse andassero, non si lasciavan dietro mai niente: «Forse tutte le cose si muovono con noi...» diceva tra sè Alice, non sapendo che pensare. E la Regina pareva indovinasse i suoi pensieri, perchè gridava: «Più presto! Non tentar di parlare!»
Non che Alice avesse l'intenzione di farlo.
Le era rimasto così poco fiato, che non sapeva se avrebbe mai potuto riparlar più: e la Regina gridava: «Più presto! più presto!» e se la trascinava appresso.
- Siamo arrivate? - potè finalmente domandare Alice, con un soffio.
- Arrivate? - rispose la Regina. - Ci siamo passate dieci minuti fa. Più presto!
E corsero per qualche tempo in silenzio, col vento che soffiava nelle orecchie di Alice, dandole la sensazione di strapparle i capelli.
- Su! su! - gridava la Regina. - Più presto! più presto!
E andavano così veloci che finalmente parve traversassero l'aria a volo, sfiorando a pena coi piedi il suolo, finchè improvvisamente, nell'istante che Alice si sentiva assolutamente esausta, si fermarono, ed ella si trovò seduta senza respiro in terra e con la testa che le girava.
La Regina l'adagiò contro un albero, e cortesemente le disse:
- Ora puoi riposarti un poco.
Alice si guardò intorno, sorpresa.
- Ma mi pare che in tutto questo tempo non ci siamo mosse da quest'albero. Non c'è nulla di cambiato in questo luogo.
- È naturale, - disse la Regina; - che cosa avresti voluto?
- Ma nel nostro paese, - disse Alice, che ancora ansava un poco, - generalmente si arriva altrove... dopo che si è corso tanto tempo come abbiamo fatto noi.
- Che razza di paese! - disse la Regina. Qui invece, per quanto si possa correre si rimane sempre allo stesso punto. Se si vuole andare in qualche altra parte, si deve correre almeno con una velocità doppia della nostra.

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