venerdì 2 ottobre 2015

Nietzsche e Lou Salomé: l'episodio di Orta



Pietro Citati

Pochissimi giorni dopo, la Trinità amorosa [Friedrich Nietzsche, Paul Rée e Lou Salomé] partì per i laghi della Lombardia, con il consueto accompagnamento della madre di Lou. Nei primi giorni del maggio 1882 giunsero al lago d' Orta. Visitarono l'isola san Giulio, e poi salirono verso il Sacro Monte - un bosco, una chiesa e cappelle dipinte dalla pietà popolare della Controriforma, come nel più famoso Sacro Monte di Varallo. Nietzsche e Lou rimasero soli, offendendo così Rée e la madre. Qualche mese più tardi, a Tautenburg, egli le disse a bassa voce: "Sacro Monte - il più affascinante sogno della mia vita lo debbo a lei". Non sappiamo cosa accadde, sebbene quelle poche ore rimanessero per sempre fisse nella memoria di Nietzsche, come un lampo irripetibile e tragico. Con ogni probabilità, egli rivelò a Lou la luce nascosta della sua filosofia, che l' aveva abbagliato l' anno prima a Silvaplana, l' eterno ritorno. "Credo che non si potesse fare dono più grande". Nietzsche le confidò quel pensiero come un segreto, che lo riempiva di un indicibile orrore: ne parlò soltanto a bassa voce, "e con tutti i segni del più profondo spavento". Era stanco, malato: non aveva più forze per sviluppare il tema dell' eterno ritorno; e lo affidava proprio a lei, unica erede, perché lo rivelasse agli uomini, così da spezzare in due la storia del mondo. Poi ci fu, probabilmente, un bacio. Quando arrivò a Basilea, Nietzsche apparve agli amici esaltato, inebriato, pieno di speranze.

Inoltre Laura Pariani, La foto di Orta, Rizzoli, Milano 2001
http://archiviostorico.corriere.it/2001/marzo/31/Nietzsche_Lou_Salome_amore_finito_co_0_01033111056.shtml

la versione di Lou Salomé in Uno sguardo sulla mia vita

Soggiornammo brevemente in diverse località, come per esempio Orta, sulle sponde dei laghi nell'Italia settentrionale, dove ci richiamava l'incanto del Monte Sacro* - che a mia madre valse soltanto una tremenda arrabbiatura perché io e Nietzsche indugiammo più del dovuto sul Monte Sacro, dimenticandoci di raggiungerla all'ora convenuta, e anche Paul Rée, che le aveva nel frattempo tenuto compagnia, se ne ebbe a male.

* La fatidica gita al Monte Sacro ebbe luogo l'8 maggio 1882; a proposito del suo "mistero", Lou avrebbe detto un giorno a Ernest Pfeiffer: "Se ho baciato Nietzsche sul Monte Sacro?... Non saprei più dirlo".
















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