mercoledì 25 novembre 2015

Guida al divorzio per donne

Aldo Grasso
«Girlfriends’ Guide to Divorce»,una serie pensata per le donne
Il divorzio e le fragilità maschili nella serie su Premium Stories 
Corriere della Sera, 23 novembre 2015 






In un’epoca di relazioni liquide (per usare un eufemismo), come ci si riprende dalla fine di un matrimonio? Come si affronta la delusione sentimentale, ma soprattutto la negoziazione su tutti gli aspetti pratici che una separazione si porta dietro?
La situazione si fa ancora più complicata quando uno dei componenti della coppia è una scrittrice di successo che ha pubblicato un’intera serie di bestseller, libri di autoaiuto su come far funzionare al meglio le relazioni di coppia e le famiglie con figli. Nel momento in cui il matrimonio di Abby (Lisa Edelstein, la mitica dottoressa Lisa Cuddy in «Dr. House») finisce e anche in pubblico volano gli stracci, la sua credibilità editoriale subisce uno smacco non da poco e le vendite calano a picco. Sono queste le premesse di «Girlfriends’ Guide to Divorce», iniziata sabato su Premium Stories (ore 21.15).
Per affrontare le sofferenze del divorzio, Abby si affida ai consigli delle sue amiche che hanno attraversato la stessa esperienza e cercano di tenerla a galla, riabituandola passo passo alla vita da single tra le insidie di Los Angeles, dove per salvare le apparenze si è disposti a quasi tutto. Inutile dire che gli uomini fanno una pessima figura nella serie, come testimonia il personaggio di Jake (Paul Adelstein), l’ex marito di Abby: sono fragili, narcisi, più infantili dei loro figli e spesso bisognosi di essere mantenuti dalle ex mogli che hanno fatto carriera molto più di loro.
La serie è stata realizzata dal canale americano Bravo, pensato per un pubblico femminile, ma le donne non subiscono un trattamento di favore nel racconto: tra nevrosi assortite, crisi di mezz’età combattute a suon di frequenti ritocchini estetici, eufemismi consolatori («i quaranta sono i nuovi venti») e frequentazioni con vari toy boy, i tempi dell’autoaffermazione femminile delle quattro amiche di «Sex and The City» sembrano molto lontani.


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