venerdì 8 gennaio 2016

Colonia, i fatti e la loro risonanza





Violenze Colonia, lascia il capo della polizia. "Anche 18 rifugiati tra gli oltre 30 identificati"
Accusati di lesioni personali e furto. Merkel valuta stretta su espulsioni: "Verità o danno a maggioranza". Casi anche in Svezia. Il premier slovacco, Robert Fico, chiede convocazione di summit Ue straordinario per discutere l'ondata di violenze a sfondo sessuale
La Repubblica di oggi

COLONIA - A una settimana dalle violenze contro centinaia di donne a Colonia durante la notte di Capodanno il capo della polizia tedesca, Wolfgang Anders, ha lasciato il suo posto, più precisamente è stato sospeso dal servizio, nonostante avesse ripetetuto di non sentirsi in alcun modo responsabile. Il tentativo della polizia tedesca di minimizzare l'ondata di molestie e violenze a Colonia, evento replicato anche ad Amburgo e Stoccarda, da parte di uomini di aspetto "arabo e nordafricano" è fallito.

Le forze dell'ordine hanno fermato oggi 32 sospetti. Tra questi 18 sono richiedenti asilo, un elemento destinato a mettere in difficoltà la cancelliera Angela Merkel e la sua politica delle porte aperte ai profughi. Il portavoce del ministero dell'Interno tedesco, Tobias Plate, ha spiegato che la maggior parte dei 32 atti criminali documentati dalla polizia federale nella notte riguarda il furto e lesioni personali. Tre riguardavano aggressioni sessuali.

La cancelliera ritiene importante "che la piena verità sia messa sul tavolo" senza "sconti ed edulcorazioni". Diversamente si avrebbe un "danno" allo stato di diritto e alla grande maggioranza dei profughi che non ha alcuna colpa e cerca protezione. Merkel insomma non arretra dalla sua posizione 'negazionista' iniziale: "Prima di tutto questo non è (un problema) legato ai profughi ma un caso di criminalità", ha dichiarato il suo portavoce George Streiter aggiungendo allo stesso tempo che "è importante che tutta la verità esca fuori e che nulla venga taciuto e che non si passi sotto silenzio nulla". Per la cancelliera non bisogna automaticamente sospettare di tutti i migranti, malgrado le vittime abbiano denunciato molestie da uomini di aspetto "arabo o nordafricano".

Le ripercussioni. Il premier slovacco, Robert Fico, ha chiesto la convocazione di summit Ue straordinario per discutere dell'ondata di violenze a sfondo sessuale: "Sarà necessario convocare un summit straordinario. Dobbiamo modificare il calendario approvato recentemente poiché non possiamo aspettare fino all'autunno, dati gli eventi", ha affermato il premier, parlando con la stampa. Ieri Fico aveva annunciato che, in seguito ai fatti di Colonia, il governo slovacco non vuole più accogliere profughi musulmani. Reagiscono anche i partiti di estrema destra in tutta Europa. In una lettera aperta al premier olandese Mark Rutte il leader del partito xenofobo Pvv Geert Wilders commenta l'ondata di molestie parlando di "terrorismo e jihad sessuale", ed invita a "chiudere subito i confini" del Paese e ad iniziare "a de-islamizzare l'Olanda". Wilders ricorda che da anni le "violenze sessuali di non-Occidentali" sono una piaga in Svezia e Norvegia e afferma: "questo sta venendo verso di noi ora".

I 32 sospetti sono stati interrogati. Nove sono algerini, 8 marocchini, 4 siriani, 5 iraniani, un iracheno, più un serbo, un cittadino americano e tre tedeschi che si sono uniti al branco. Sono sospettati per lo più di furti e lesioni corporali. Finora nessuno dei 18 profughi identificati è collegato a casi di molestie sessuali. Ci sono anche tre denunce per delitti sessuali rispetto alle quali non vi sono per ora dei sospettati, dice il ministero dell'Interno. La polizia ha fatto sapere di aver arrestato e poi rilasciato un ragazzino di 16 anni e un ventitreenne di origine nordafricana. Secondo la Bild, diversi stranieri sono stati fermati ieri sera dalla polizia locale.

I cellulari sequestrati. Secondo quanto riportato dal Koelner Stadt Anzeiger, gli inquirenti avevano sequestrato alcuni cellulari con le immagini delle aggressioni a donne e un foglietto di appunti con frasi in arabo e tedesco con espliciti riferimenti sessuali. La Bild on line ha pubblicato un biglietto giallo con appunti presi a mano. Tra le frasi segnate, "voglio scopare", "ti voglio baciare", "sto scherzando con lei", "io la uccido". Nella sola notte di Capodanno la polizia ha ricevuto 170 denunce, 120 di natura sessuale.
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I media tedeschi. Intanto i media tedeschi continuano a tenere alta l'attenzione attorno ai gravi episodi della notte di Capodanno e anche sulla confusione e sulle contraddizioni delle affermazioni della polizia: "Siamo stati ingannati?", si chiede la Bild, che riporta la dichiarazione del capo della polizia di colonia del 5 gennaio: "Non abbiamo informazioni sui responsabili" e la mette a confronto con il rapporto della polizia del 2 gennaio che parla di 71 schedature, 11 fermi, 4 arresti.

Rabbia sui social arabi. La rabbia nei confronti degli aggressori di Colonia corre in queste ore su Twitter dove, secondo la Bbc, gli hashtag in lingua araba di #Germania e #Colonia sono stati utilizzati già 17.000 e 2.500 volte. Le molestie sessuali della notte di San Silvestro "provocheranno una vergogna di proporzioni storiche" in tutti gli arabi che vivono in Germania, twitta @Osama_Saber. Israa Ragab, un egiziano che vive in Germania, confessa su Facebook "di non essersi mai sentito più rispettato che qui e ora, ogni volta che sento alla televisione che i responsabili potrebbero essere nordafricani o arabi mi vergogno e sono disgustato". Netta la condanna degli aggressori da parte di @LLLLoL00 che sul suo account Twitter scrive: "Ogni volta che cerchiamo di migliorare l'immagine degli arabi, un branco di stronzi distrugge tutto!". Ma sui social media c'è anche chi esprime il timore che questi episodi di violenza possano portare, come di fatto sta già avvenendo, a una stretta sulle politiche nei confronti dei migranti, non solo in Germania. "L'Europa si pentirà di accogliere persone che sono vittima di repressione politica e religiosa?", twitta‏@Farcry99. E per qualcuno adesso "la Germania potrebbe cominciare a chiudere le porte ai rifugiati".

https://palomarblog.wordpress.com/2016/01/07/capodanno-a-colonia/
https://palomarblog.wordpress.com/2016/01/08/il-nome-e-la-cosa-una-riflessione/
 

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