lunedì 18 settembre 2017

Fake news e calunnia




Victor Serge, Memorie di un rivoluzionario

C’è un punto di Mein Kampf, una ventina di righe di un cinismo perfetto, sulla utilità della calunnia impiegata vigorosamente. I nuovi metodi totalitari di dominio sullo spirito delle masse riprendono i procedimenti della grande pubblicità commerciale aggiungendovi, su un fondo di irrazionalismo, una violenza forsennata. La sfida alla intelligenza umilia quest’ultima e ne prefigura la disfatta. L’affermazione enorme e inattesa sorprende l’uomo medio, il quale non concepisce che si possa mentire in quel modo. La brutalità lo intimidisce e riscatta in certo qual modo l’impostura; l’uomo medio, mentre vacilla sotto il colpo, ha la tentazione di dirsi che dopotutto quella frenesia deve avere una giustificazione superiore, che oltrepassa la sua comprensione. Il buon successo di simili tecniche è evidentemente possibile soltanto in epoche torbide, e a condizione che le minoranze coraggiose, che incarnano il senso critico, siano bene imbavagliate o ridotte all’impotenza dalla ragione di stato e dalla mancanza di risorse materiali.
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Cesare Sterbini / Beaumarchais, L’aria di don Basilio nel Barbiere di Siviglia, atto primo
La calunnia e’ un venticello,
un’auretta assai gentile
che insensibile, sottile,
leggermente, dolcemente
incomincia a sussurrar.

http://www.aria-database.com/libretti/barber06_calunnia.txt
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Calunniate, calunniate, qualcosa resterà
C’est la devise que l’on est convenu d’attribuer à Bazile, bien qu’elle ne se trouve pas formulée dans sa fameuse tirade sur la calomnie dans le Barbier de Séville (acte II, scène VIII) de Beaumarchais, pièce représentée pour la première fois le 23 février 1775.
Ce dicton était cependant déjà populaire au commencement du XVIIe siècle. Francis Bacon (1561-1626), dans son traité De la dignité et de l’accroissement des sciences (1623), livre VIII, chapitre II, à la suite d’une étude sur les paraboles de Salomon, passe en revue quelques proverbes et s’exprime ainsi :
« Comme on dit ordinairement : Va ! calomnie hardiment, il en reste toujours quelque chose (audacter calumniare, semper aliquid haeret) ; on peut dire aussi par rapport à la jactance : Crois-moi, vante-toi hardiment, il en reste toujours quelque chose. » (Traduction du Panthéon littéraire)

http://www.france-pittoresque.org/article-calomniez-calomniez-il-en-restera-toujours-quelque-chose-100171843.html

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