domenica 4 marzo 2018

Dante e le stelle



 
Inferno, 34, 136-139
salimmo sù, el primo e io secondo,
  tanto ch'i' vidi de le cose belle
  che porta 'l ciel, per un pertugio tondo.
E quindi uscimmo a riveder le stelle.

salimmo in alto, lui per primo e io dietro, fino a quando vidi
 gli astri del cielo attraverso un'apertura circolare. E di lì uscimmo 
per rivedere le stelle.

Purgatorio, 33, 142-145

Io ritornai da la santissima onda 
  rifatto sì come piante novelle  
  rinovellate di novella fronda, 
puro e disposto a salire a le stelle.
 
Io mi allontanai dal fiume sacro del tutto rinnovato, come le 
piante giovani che rifioriscono e si coprono di nuove fronde,
purificato e pronto per salire alle stelle (in Paradiso).
Paradiso, 33, 142-145

A l'alta fantasia qui mancò possa;
  ma già volgeva il mio disio e 'l velle,
  sì come rota ch'igualmente è mossa,
l'amor che move il sole e l'altre stelle.

Alla mia alta immaginazione qui mancarono le forze; ma ormai 
l'amore divino, che muove il Sole e le altre stelle,
volgeva il mio desiderio e la mia volontà,
come una ruota che è mossa in modo uniforme e regolare
(Dio aveva appagato ogni mio intimo desiderio). 


 



 

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